Nell’estate del 1961 a Basiliano viene di nuovo voglia di calcio vero: gran parte del merito va attribuita a un giovane appassionato, Lodovico Mattiussi, che si addossa l’onere organizzativo ed economico di rifondare la squadra. La molla è una splendida vittoria in un seguitissimo torneo notturno a Mortegliano, vinto dal Basiliano che in finale riesce a superare la Sangiorgina (di S. Giorgio di Nogaro), compagine allora ai vertici della gerarchia calcistica friulo-giuliana e piena di talenti. La finale del torneo è appassionante ed è vinta dal Basiliano per 4-3: nella Sangiorgina giocano due giocatori (Vit e Porro) che di lì a poco avrebbero seguito la carriera professionistica.

Estate 1961 la fomazione del Basiliano vincitore del torneo di Mortegliano.  

La rinnovata squadra del Basiliano,  sotto la presidenza del ventenne  Lodovico Mattiussi e la guida tecnico-atletica di Aristide Contessotto e Agostino Gusmai, si iscrive al campionato di II Categoria.
Inserito nel girone A (gruppo pordenonese), dopo difficoltà iniziali (culminate in una memorabile zuffa negli spogliatoi di S. Leonardo Valcellina), trova la formazione-base che consentirà un ottimo campionato, terminato al 2° posto, alle spalle della titolata Sacilese.Il Basiliano si schiera in questa formazione-base:Ezio Mattiussi, R. Dominici, M. Bertuzzi, G. Renzulli, Angelo Mattiussi, Beppino Del Giudice, F. Di Benedetto, Orlando Del Giudice, G. Nobile, O. Di Filippo, G. Fabris.Altre presenze in quel campionato furono quelle di Michelazzi, Angelo e Sereno Pontoni, F. Danesin e G. Morellato. 
E’ quella una squadra antesignana, nel senso che precede di un trentennio le formule così in uso oggi: la formula di gioco rispecchia infatti  un 3-5-2 d’oggi. Tre i difensori: due laterali (Renzo Dominici e Bertuzzi) e uno centrale, aitante e pericolosissimo nelle punizioni (Angelo Mattiussi); cinque centrocampisti, tutti votati alla costruzione del gioco con forse il solo Orlando Dominici incontrista; due attaccanti puri (F. Di Benedetto e G. Fabris), diversi fra loro ma complementari: il primo velocissimo, pronto su tutti i palloni e opportunista (alla Pascutti), autore di 18 goal, il secondo altrettanto veloce, mancino puro, dotato di buon dribbling, di furbizia, tecnica e capacità realizzativa non comune ( a fine campionato sarà autore di 25 goal).
A centrocampo l’esperienza e le buone geometrie di Beppino Del Giudice si coniugano alla intelligenza tattica della nuova promessa, quel Gabriele Renzulli (sì proprio lui) che avrebbe poco oltre lasciato i campi di gioco per la politica attiva; il lavoro di interdizione di Orlando Dominici è talvolta supportato da zanzara Ottavino Di Filippo, soprannominato così non solo per la mole, ma soprattutto per il fastidio che arreca agli avversari con il suo pressing pre-sacchiano.
Ma Ottavino è anche il faro del centrocampo, da cui nascono i perfetti e rapidi inviti alle due veloci punte. In mezzo a loro caracolla Guido Nobile, che già allora (giocava con il n. 9) si presentava come giocatore atipico, assai dotato tecnicamente, uomo un po’ dovunque che, quando era in vena, faceva la differenza.
Epico risulta il 4-3 inflitto nel girone di ritorno alla Sacilese, che comunque vincerà il campionato, facilitato dal lento avvio della matricola bianconera. Nell’estate del 1962 un altro gruppo di ragazzi (classe 1947-49, con l’eccezione solo nel 1962 di U. Mattiussi, classe 1946, e Odorico Mazzolo, classe 1951), capeggiato da un altro buon general manager quale Pierino Micoli (coadiuvato da Luciano Greatti), si propone nei tornei estivi facendo man bassa di vittorie per due anni.
La formazione-tipo era costituita da: Luigi Cossio, Franco Venir, Odorico Mazzolo, Adolfo Lollo, Esterino Mazzolo, Enrico Bertossi, Rino Mattiussi, Lionello Di Filippo (poi Franco Polo), Paolo Di Benedetto, Renzo Mazzolo, Carletto Mattiussi. Cinque/undicesimi formeranno negli anni successivi l’ossatura della formazione maggiore del Basiliano.
La stagione calcistica 1962-63 non inizia bene, nonostante le aspettative della vigilia. Forse il venir meno dell’entusiasmo dell’anno precedente, forse il cambiamento del girone (il Basiliano era stato inserito nel girone della Bassa Friulana, in quell’anno ricco di formazioni dal glorioso passato che cercavano un immediato riscatto), forse la perdita di qualche elemento, insomma tante cose  non vanno per il giusto verso  e la classifica subito fa acqua.
E poi ci si mette anche la partita interna con il Gonars nelle feste natalizie.
La partita, giocata in un campo molto pesante per la pioggia ininterrotta dei giorni precedenti, si mette subito male per il Basiliano. Al 30’ del II tempo, i bianconeri (sotto per 2-1) e con un uomo in meno (espulsione di Di Filippo), si vedono espellere anche Angelo Mattiussi, reo di avere colpito (!) la schiena dell’arbitro con un calcio di rinvio dal fondo. Apriti cielo!!! Assembramento nei pressi del direttore di gara, che decide di terminare l’incontro, senza particolari motivi, nonostante le vibranti sollecitazioni del capitano dei locali (Ezio Mattiussi) a terminare la gara.
Il direttore di gara non vuole sentire ragioni e, a questo punto, F. Di Benedetto (verosimilmente il più mite della formazione bianconera) lancia in segno di stizza da alcuni metri qualche grammo (o milligrammo…) di fango all’indirizzo dell’arbitro, che viene poi anche preso di mira nel rientro nello spogliatoio da qualcun altro (?).
Risultato di tutto questo pandemonio: partita ovviamente persa a tavolino per 0-2, multa e , soprattutto, un unico colpevole, F. Di Benedetto, squalificato per 2 anni (severità inaudita, se raffrontata ai parametri dei giudici sportivi di adesso).Le annate calcistiche successive (1963-64 e 1964-65) saranno contrassegnate da altri due anonimi campionati in II Categoria, dalla retrocessione nel 1965 in III Categoria in occasione della ristrutturazione dei gironi dilettantistici e da due anni di purgatorio in III Categoria.
Questi anni forse sono gli  anni più difficili del Basiliano: parecchi buoni giocatori locali si mettono in mostra, ma tutto viene vanificato dalla loro immediata cessione  (si ricordano le cessioni di Franco e Umberto Mattiussi all’Osoppo e quelle di Guido Mattiussi al Palazzolo, allora in I Categoria, ove andarono nel 1966 anche Esterino Mazzolo, Odorico Mazzolo e Carletto Mattiussi).
Il Basiliano vegeta in una categoria insolita, senza velleità particolari: si assiste a partite scialbe, solo qualche derby di tensione con il Variano o il Blessano, ma in generale l’interesse per il calcio sta scemando, in questo assecondato dalle cattive acque in cui si agita anche l’Udinese, che nel 1964 è retrocesso in Serie C.
E’ comunque merito dei dirigenti di allora (Gino Danesin, Americo Tosolini, Tarcisio Fabbro, Irenio Pascolo,  Mario  Mattiussi, Pietro Dondevieni, ed altri) aver continuato l’attività – pur in mezzo a mille difficoltà, senza tralasciare l’attività giovanile.

Formazione del Basiliano 1963-1964

Nel 1966 verrà di nuovo presentata richiesta di variazione della denominazione della Associazione Calcio Basiliano ad opera del presidente Gino Danesin e segretario Americo Tosolini, richiesta controfirmata dall’allora presidente del Comitato Regionale del Friuli-Venezia Giulia della FIGC, sig. Diego Meroi, ed accolta favorevolmente dalla FIGC il 23 settembre del 1967. Da allora la denominazione della società sarà Associazione Calcio Comunale Basiliano (ACCB).  
Intanto termina il campionato 1966-67, in modo anonimo senza infamia e senza lode e apparentemente si va verso la successiva stagione con rassegnazione.
Ma un’improvvisa notizia ravviva nell’estate l’interesse per il calcio locale: la Lega Calcio promuove in II Categoria per meriti sportivi l’Associazione Calcio Comunale Basiliano!

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