I campionati, interrotti nel periodo bellico, riprendono nell’anno 1946-47, ma di calcio ufficiale a Basiliano si inizierà a parlare solo nel 1947 quando il 30 agosto l’assemblea straordinaria decide di modificare il nome di Associazione Calcio Basiliano in Associazione Calcio Comunale Basiliano (ACCB): quell’assise è presieduta dal rag. Edoardo Boaria e il verbale è opera del maestro Carlo Ellero. La richiesta di cambiamento di denominazione viene fatta alla Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) il 30 settembre 1947 dal presidente della società dott. Valentino Polesello, ma per una serie di motivi non ben chiariti l’autorizzazione da Roma non giungerà per parecchio tempo, autorizzazione che - come vedremo - verrà accordata parecchi anni dopo, dietro ulteriore richiesta della società.
Dopo alcuni campionati anonimi in Prima Divisione, in cui si mette in luce Gianni Romano, e un bel campionato nel 1952-53, si arriva alla stagione 1953-54.
Il campionato dilettanti 1953-54 prevede due gironi di promozione (A e B) e quattro gironi di Prima Divisione (A-D).Il Basiliano viene inserito nel girone A di 12 squadre della della Prima Divisione (girone definito dalla stampa come “il più forte e combattuto della categoria”) comprendente altre 11 compagini del Friuli Occidentale e del Portogruarese (Julia di Concordia Sagittaria, Sguerzi di Fossalta di Portogruaro, Casarsa, Maniago, Sandanielese, Sanvitese, Cordovado, Doria, Codroipo, Valvasone, Fagagna).
La squadra, ben guidata dal presidente P.I. Gino Nadalini e dall’illuminato tecnico Aristide Contessotto, disputa un ottimo campionato alle spalle della Julia, ma viene costretto dalla netta sconfitta a Maniago (0-3) e dalla concomitante vittoria dello Sguerzi con il Doria a Castions di Zoppola nell’ultima giornata di campionato allo spareggio con lo stesso Sguerzi per l’accesso alla Promozione.
La partita, svoltasi a S. Vito al Tagliamento il 9 maggio 1954 sotto una intermittente pioggerellina e di fronte ad un pubblico eccezionalmente numeroso giunto a S. Vito con ogni mezzo (2 corriere, quelle delle squadre, pochissime automobili, tanti motorini e moltissime biciclette), è assai combattuta.
Il Basiliano prevale ai tempi supplementari per 2 a 1 (con doppietta di V. Fabris), dopo essere andato in svantaggio, raggiungendo così l’agognata promozione.Gli artefici di quel successo sono:Ezio Mattiussi, Paravano, Angelo Mattiussi, Bidassi, Tarcisio Fabris, Pontoni, Cecconi, Greatti, Luciano Fabris, Del Giudice, Valerio Fabris.
Anche il Gazzettino di Venezia elogia nell’edizione del 14 maggio 1954 la formazione del Basiliano che ha denunciato nella prima parte del torneo la tardiva preparazione; ma “i giovani, prelevati dal vivaio che regge da oltre 35 anni, si sono rinfrancati nel prosieguo del torneo ed hanno mantenuto intatte le tradizioni del loro vecchio sodalizio”.
Un quindicenne si mette in luce nella seconda metà del torneo, quel Ricciotti Greatti di cui si sentirà molto parlare in seguito; ma tutti, ben orchestrati da Aristide Contessotto, si distinguono per la coesione dei reparti e per lo spirito di gruppo (una nota di merito a Valerio Fabris, bomber alla Gigi Riva degli anni settanta: un segno del destino il suo trasferimento l’anno successivo al Carbonia, squadra sarda militante in Serie D!).
Ricciotti fa parte di quel gruppo di adolescenti (Gianni Renzulli in testa) che, nell’estate del 1953, fondano la squadra dei Pulcini del Basiliano autofinanziandosi per l’acquisto delle magliette. Il gruppo si ufficializza con la nomina del Presidente, l’allora maresciallo dei carabinieri della stazione di Basiliano Ulisse Zerbetto, e la direzione tecnica di Aristide Contessotto.
Vengono organizzati due tornei fra squadre dei paesi di Basiliano, Variano, Vissandone, Orgnano, Villaorba e Blessano, di cui il primo riservato ai ragazzi degli anni 1937-1940 e il secondo ai bambini nati dal 1941 al 1943.
La squadra del Basiliano intanto, dopo l’entusiasmante epilogo della passata stagione, si trova a disputare il girone A della Promozione nel 1954-55, pur indebolito dalle partenze dell’astro nascente Ricciotti Greatti, del cannoniere Valerio Fabris e di Tarcisio Fabris, pilastro della difesa.Quel girone comprendeva, oltre al Basiliano, Marianese, Sangiorgina, Palmanova, Cordenons, Itala, Isontina, Romans, Sagrado, Julia, Cormonese, Gonars, Cividalese, Pozzuolo, Olimpia di Paderno e Latisana.
La squadra, un po’ spuntata nonostante l’acquisto di un discreto attaccante (Basello, ala sinistra pura, con caratteristiche non di goleador) si trova subito- anche per mancanza di esperienza - nei bassifondi della classifica.
Gli stenti iniziali saranno pagati a caro prezzo. Nonostante un discreto rush finale, con tre vittorie nelle ultime partite, il Basiliano non riesce ad agguantare la salvezza. Di questo campionato si ricordano alcune sconfitte con formazioni non proprio irresistibili (uno 0-5 in casa contro l’Olimpia di Paderno e un 5-1 a Pozzuolo del Friuli), una bella vittoria in casa con la Sangiorgina di S. Giorgio di Nogaro (5-4 dopo essere stati in vantaggio per 5-1) e l’esordio del promettente e fantasioso sedicenne Sergio Di Benedetto, allora denominato Nacka (era il sosia tecnicamente e fisicamente di Skoglund, l’asso dell’Inter) a Cormons (0-1). Il torneo fu vinto dalla Marianese (47 punti) con 3 punti di vantaggio sulla Sangiorgina.
Il Basiliano retrocede in compagnia dell’Olimpia di Paderno (entrambi a 22 punti) e del Latisana (14); appena 1 punto in più avrebbe avuto a fine anno il Pozzuolo e 2 punti in più il Sagrado (gli scontri diretti persi determineranno il destino della squadra bianconera).
Nello stesso anno Ricciotti si disimpegna assai bene a Spilimbergo che termina il suo girone di IV Serie a 40 punti in 2° posizione, ex-aequo con il CRDA di Monfalcone e lo Schio, alle spalle della Mestrina.E’ il 1954-55 anche l’anno dello straordinario campionato dell’Udinese, terminato al 2° posto assoluto in serie A, immediatamente alle spalle del Milan.
Si ricorda ancora quella storica partita Udinese - Milan 3-2, disputata al Moretti di fronte a 30.000 persone il 1 maggio 1955, con il compaesano Gianni Romano stoico protagonista.Nel 1955-56 il Basiliano, di nuovo nel Girone A della Prima Divisione Dilettanti, si affida ai giovani talenti di casa sin dall’inizio del campionato.
E’ l’anno di Sergio Di Benedetto e di Italo Del Negro, ma anche di tanti altri talentuosi giovani. Un bel campionato indubbiamente quello della giovane formazione bianconera, che termina al 3° posto finale a 31 punti, dietro lo Sguerzi e il Sorci (rispettivamente a 38 e a 34 punti).
Lo Spilimbergo, melanconicamente, retrocede fra i dilettanti, ma Ricciotti Greatti prende la strada di Firenze, donde avrebbe spiccato il volo per una splendida carriera. Di quell’anno si ricorda un fatto inusuale per Ricciotti: il 20.05.1956 in Pordenone – Spilimbergo (4-1) l’arbitro Ascari di Carpi espelle Ricciotti per proteste, a seguito di un goal di un certo Tiengo del Pordenone, ritenuto in fuorigioco.
Alla fine del campionato 1955-56 i due gioielli Sergio Di Benedetto e Italo Del Negro lasciano il Basiliano, acquistato il primo dall’Udinese per la considerevole cifra a quei tempi di L.750.000 e il secondo dalla Sacilese, militante in Quarta Serie.
Il Basiliano nel campionato 1956-57 viene inserito nel Girone B della Prima Divisione, che comprende squadre del Medio Friuli. E’ l’anno del debutto e della maturazione di Gianni Renzulli, ala destra dallo scatto bruciante e dal preciso cross, che alla fine della stagione verrà acquistato dalla Juventus.
Il campionato è anonimo; il campionato è a 12 squadre e alla fine la classifica premierà il S. Gottardo. Il campionato 1957-58 si rivela una stagione intrisa di problemi economici per l’A.C. Basiliano, che portano più volte a non disputare le partite in casa: il motivo di questa decisione dirigenziale va ricercato nel rimborso-spese che si doveva allora pagare alla squadra avversaria (Lire 20.000).
La rinuncia alla partita era seguita dalla semplice sconfitta a tavolino per 0-2, senza altre ammende. Nonostante ciò, la squadra – dotata di una solida intelaiatura e con gente di esperienza della categoria, disputa un ottimo campionato finendo quinto in classifica con 35 punti, alle spalle del Maniago (primo con 46 punti), Sorci (44), Aurora (41) e Sacilese (38). Di quel girone facevano parte (secondo la classifica finale) anche il Don Bosco, Doria, Morsano, Aviano, Astra, Tiezzese, Fiume Veneto, Rauscedo, Porcia, Valvasone e Casarsa B.
Per dare un esempio della potenzialità di quella formazione, basta accennare alle ultime 5 partite (Basiliano-Doria 2-1; Morsano-Basiliano 0-3; due partite casalinghe perse a tavolino per 0-2 con Aurora e Aviano; Astra-Basiliano 4-3). Insomma un Basiliano che, in condizioni normali, poteva lottare per la promozione…Si ricorda, come forse migliore prestazione dell’anno, un 2-0 inflitto agli storici rivali della Sacilese; il centromediano Damiani si mise particolarmente in luce, assieme a Beppino Del Giudice, i fratelli Ezio e Angelo Mattiussi, Angelo Talotti (alias Cragnute, chiamato così per la sua filiforme stazza…), Angelo Bonfada e Angelo Pontoni (difensore e, all’occorrenza, portiere).
Negli anni 1958-1961 sono caratterizzati da una assenza del calcio FIGC a Brasiliano, ma i talenti locali, che di certo non mancano, subito si organizzano e in maniera spontanea acquistono, secondo una tradizione consolidata, maglie e calzoncini e, agli ordini di un talentuoso giovane mister (Agostino Gustai), iniziano a disputare qualche amichevole e, successivamente , già a partire dal 1958-59 si iscrivano a un campionato CSI (Centro Sportivo Italiano) Riportiamo una formazione di quella squadra che avrebbe rappresentato l’ossatura del Brasiliano di qualche anno dopo.
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Paolo Fabris, Pierantonio De Anna, Bruno Di Filippo, Gabriele Renzulli, Giovanni Morelato, Franco Danesin, Faustino Di Benedetto, Mario Galvagno, Mario Giacometti, Ottavino Di Filippo, Giuseppe Farbri. Altri del gruppo: Adriano Mazzolo, Luigino Zenzero, Amerigo Di Benedetto.Accanto a questa iniziativa di giovani del 1940-43, nasce nel 1958 anche una aggiomerazione di ragazzi del 1944-46 (con l’eccezione di Luigino Morellato, clase 1943, e Paolo Di Benedetto classe 1948), che danno inzio a tornei estivi con formazioni delle frazioni vicine.
Una formazione-tipo di quel gruppo è quella riportata nella foto in cui si riconosce da sinistra: (in alto) Bruno Di Filippo (accompagnatore), Franco Mattiusi, Ranieri Romano, Guido Nobile, Tullio De Paoli, Luigino Merellato, Luigino Zenzero, Franco Danesin (accompaganatore); (in basso) Carlo Concina, Paolo Di Bendetto, Umberto Mattiussi, Alfredo Di Filippo, Giampietro Dell’Angela.